Originariamente cimitero pre-napoleonico, è stato inaugurato a museo parrocchiale nel maggio 2001. Di forma semi circolare e di recente restauro, sul soffitto presenta un rilievo a conchiglia simbolo della fecondità. Tra gli oggetti raccolti troviamo: diverse reliquiari.
La Pianeta dorata indossata dall’Abate Albani nel 1751, l’argenteria in uso fra il XVII ed il XIX secolo.
La statua lignea di Santa Barbara risalente a fine ‘400 e una porta delle carceri ricavate in un edificio dirimpetto alla chiesa di ‘Santa Barbara’.
Foto di Angelo Papi – museo parrocchiale
La statua lignea di santa Barbara
La Storia di questa statua è partita da un fortunato ritrovamento avvenuto negli anni ’90 del secolo scorso. Nel procedere alla pulizia dello scantinato del vecchio asilo delle suore, questa scultura lignea è venuta alla luce; In un primo momento, non si era compreso che cosa rappresentasse e dunque si decise di metterla da parte e di aspettare l’arrivo della Sopraintendenza, constatò con stupore ed ammirazione, la statua è stata subito attribuita alla Santa Barbara e mandata a restauro.
La pubblicazione del testo La statua di santa Barbara – Una testimonianza lignea nelle Marche del secondo Quattrocento, è il risultato della ricerca condotta al seguito del suo ritrovamento. Ettore Baldetti storico medievale, Claudia Caldari ispettrice della Sopraintendenza e Silva Cuzzolin restauratrice, curatori della stesura di questo volume, sono i principali punti di riferimento per descrivere la scultura lignea di Santa Barbara.